Tuesday


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The cat-frog Prince :)

il leccacucciolo :P
My water (ninja) turtle :), Alberta, born in 1986.

Nora plays the piano

Nora began playing the piano on her own. She plays even when she's alone in the room. She really enjoys playing duets with a student playing on the second piano.

If you can't see the videos, download for free:

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(if the videos stop, erase your internet temporary files, on internet options).

Monday

horses

Wars, MM's horse

speaking cats


Questo blog è dedicato a Puffetta, la micina bianco-azzurra qui sotto, morta l'anno scorso, a causa del freddo invernale. Il suo fratellino, Puffetto, è molto simile a lei, quest'anno l'abbiamo salvato. I miei gatti sono talmente intelligenti (sarà forse perchè sono miei :) che spesso diciamo "gli manca solo la parola". Come diceva Papa Wojtyla, anche gli animali hanno un'anima. Chi non ama gli animali, non ama i cristiani.


crazy cats




video: gatti pazzi

Marketa

LE DONNE E IL GATTO

La donna e il gatto sono legati nella storia da un vincolo inscindibile. Nelle varie epoche il gatto ha avuto nella donna la sua più preziosa alleata: lo ha difeso a rischio della sua stessa vita nel Medioevo, ha condiviso con lui il focolare di casa e lo ha accettato e amato, senza riserve, per la sua forte personalità e voglia di libertà. Inoltre, è sempre esistito un parallelo tra la condizione femminile e il gatto; uniti nella buona e nella cattiva sorte, gatto e donna non si sono mai separati: alla persecuzione dei gatti è corrisposta la persecuzione delle streghe, e l'ascesa e rivalutazione del ruolo della donna ha coinciso con la rivalutazione del gatto.

(Milena Band Brunetti, da "La grande enciclopedia del gatto", De Vecchi, de "Il Giornale")

www.ilgiornale.it/iniziative

CONSIGLI PER CHI HA O VUOLE UN GATTO


- LIBERTA'. Il gatto non è come un cane, un cavallo, una mucca o un maiale, non si piega alla volontà del padrone. E' libero, indipendente (per questo è il mio animale preferito), spesso solitario, molto dolce, astuto, enigmatico, furbo, sornione, in realtà sempre attentissimo (grazie anche a una vista eccezionale al buio e alle vibrisse, i lunghi baffi che fungono da radar), un animale magico e unico, elegante ed aggraziato, capace di acrobazie impensabili per altri animali. Per educarlo ci vuole pazienza: se gli preparate una cuccetta, una coperta, per dormire, lui poi farà apposta a dormire altrove, sul divano, sul letto, ecc., soprattutto all'inizio. Il gatto non serve a fare la guardia come un cane, non vi porta a spasso o fa le corse come un cavallo, non vi dà il latte come una mucca, non vi fa mangiare i salumi come un maiale :), fa solo quello che vuole lui, è un liberale cribbio! :D. E' come il re della foresta, un leone in miniatura :). Ha 7 vite, è invincibile (come il cavaliere mascarato :D). Ma soprattutto, un pigrone, infatti dormirebbe tutto il giorno (gli Oasis gli dedicherebbero "The importance of being idle"), si vede che deve recuperare dall'attenzione che dimostra durante le sue attività.

Questo sembra che dica: 'zzo vuoi? :) (voleva dormire in pace dentro lo scatolone). Poverino, aveva il suo perchè: a questo gatto gli mancava un occhio, dovuto alle lotte coi gatti di campagna.

Le pose dei gatti specialmente mentre dormono sono uno spettacolo (chissà cosa sognano).

Una volta avevo un gatto tigrato che quando vedeva le pubblicità dei croccantini in televisione sgranava gli occhi :). La stessa cosa ha fatto questo gatto quando gli ho fatto vedere questo blog, i filmati, e le sue foto di quando era piccolo ghghghgh (cerca sempre di prendere il cursore del mouse sullo schermo, poi vede che non si può e allora cerca di andare dietro il monitor :) - è pazzo).

Questo sembra mussulmano :) (sta pregando in direzione della Mecca). Mi ricordo che un po' di tempo fa gli arabi hanno fatto una delle loro leggi fantastiche, che proibiva di possedere gatti o cani perchè "troppo occidentali", contrari alla tradizione islamica. Quelli rimasti più stupiti sono stati gli stessi cittadini islamici, anche perchè secondo la tradizione islamica Maometto amava i gatti e una volta avrebbe lasciato un gatto bere dell'acqua sacra con la quale poi si sarebbe lavato.

- PULIZIA, BERE E MANGIARE. Il gatto è un animale pulitissimo, difatti si lava in continuazione, anche dopo aver mangiato una briciola. Ma ogni tanto bisogna spazzolarlo e lavarlo (fate in modo che sia una cosa graduale, poco alla volta): se gli date un bocconcino prelibato alla fine dell'operazione, sarà lui poi a chiedere di essere spazzolato. L'acqua da bere dev'essere sempre pulita. A volte capita che preferisca bere direttamente dall'acqua corrente di un rubinetto. Per avere un pelo lucido bisogna dargli un pezzetto di burro. Per evitare un blocco intestinale a causa del pelo che il micio ingerisce leccandosi, dovete bagnargli ogni settimana una delle zampe anteriori con dell'olio di vaselina, così lo leccherà, e il pelo nell'intestino si ammorbidisce. Se volete tenere un gatto in casa e non ne vuole sapere della cassetta per i suoi bisogni (ma di solito capisce subito), versate qualche goccia di candeggina sulla sabbia, l'odore gli piace molto (sa di pulito) e quindi gli farà piacere entrare nella cassetta. Se fa i bisogni fuori, non lo fa per dispetto, ma c'è sempre un motivo: la lettiera è sporca, oppure non è abbastanza consistente, oppure non ha un buon odore, oppure è troppo vicina al cibo. Attenzione a piatti, pentole e fornelli in cucina, perchè ha la tendenza di servirsi da solo.

Questo è così pazzo che segue con la testolina i panni dentro la lavatrice mentre girano...

Ha risolto il problema della pulizia mettendosi in lavatrice (don't try this at home! :).

- GIOCHI. I mici amano mangiare le piante, giocarci, e zappare nei vasi, quindi attenzione! Comprategli un vaso di erba gatta, che gli serve anche per spurgarsi. Non mettete campanellini al collo del gatto, è molto sensibile ai suoni e a lungo andare gli darà fastidio. E' una bestiolina tranquilla che vuole essere lasciata in pace (soprattuto quando è adulto). Lo stesso dicasi per collari e guinzagli, non è un cane. E quando gioca è serissimo, guai accarezzarlo perchè si infastidisce: a lui piace vincere, è l'esatto contrario de "l'importante è partecipare" francese (chi è che diceva che chi ama i gatti ama Londra?). Quando non riesce a prendere la pallina, fa finta di non voler giocare più, si disinteressa (è un furbacchione, in realtà è ancora attentissimo). Il gatto adora gli oggetti che si muovono o che fanno un suono: il classico gomitolo, palline, topolini finti, cordoncini appesi, o anche solo un foglio accartocciato, potrebbe giocarci per una giornata intera. Un legno o zerbino o cartone tiragraffi è indispensabile (comunque coprite i divani). Se volete che stiano alla larga da qualcosa, mettete bucce di arancia o spruzzate con aceto, sono odori che detestano. Meglio tagliargli le unghie ogni tanto, stando attenti alla vena interna, che si vede in controluce.

La vita è una salita e una discesa...



Pallina del Milan e della Juventus :) (quella del'Inter purtroppo...ehehehe)

- LINGUAGGIO. Il gatto miagola per domandare, quando non capisce o è sorpreso; quando sta male ha un miagolio flebile; se si innervosisce ringhia come un cane; oppure soffia quando minaccia o sta per attaccare. Ogni gatto ha una voce inconfondibile, ascoltando i suoni con attenzione si può capirne il significato. Comunica anche con il corpo: un gatto felice gira per casa con coda e orecche ben dritte (non lo è se rizza il pelo e abbassa la coda). Se vi gira intorno e si sfrega, vuole attenzione o ha fame. Si dice che faccia così anche per marcare il territorio.

oh...issa! Dai che ce la fai!

Il gatto nell'arte

Pittura
La prima rappresentazione pittorica non poteva non risalire agli egizi, che con i loro dipinti funerari dedicati al gatto ci hanno messo a conoscenza di quanta importanza aveva quest'ultimo per loro. Con i greci invece non andò benissimo, dato che la loro fierezza non si conciliava con l'istinto ribelle del gatto. Di conseguenza, le rappresentazioni feline scarseggiano. Al contrario, i romani raffiguravano il gatto su scudi e stendardi proprio per il suo carattere indipendente e predatorio.Anche sotto il cristianesimo le rappresentazioni furono numerose, ma questa volta in senso negativo visto che tendevano a far apparire il gatto come un essere diabolico, malvagio, simbolo del peccato. La rivalutazione giunse insieme al genio di Leonardo da Vinci che arrivò a definire "un capolavoro" il piccolo felino. A lui dedicò studi in cui lo raffigura nei suoi atteggiamenti abituali: di lotta, di gioco, di caccia, di pulizia personale. Alla fine del 1500 il gatto era totalmente riabilitato, era tornato ad essere un animale domestico e casalingo. La caratteristica più sfruttata a livello pittorico fu quella di essere ladro. L'ingresso nell'arte moderna fu un trionfo: Manet, Toulouse-Lautrec, Renoir, Gauguin, dedicarono al gatto uno spazio sulle loro tele. Anche un grande esponente dell'arte contemporanea come Andy Warhol non si dimenticò del nostro felino.

Letteratura
Con il suo fascino il gatto è da sempre fonte di ispirazione per letterati di ogni genere: Esopo, Fedro, Cicerone, Plinio il Vecchio, Erodoto, solo per citare i primi.Ma come non raccontare di Petrarca, il quale pretese che alla sua morte il suo gatto fosse soppresso, imbalsamato e tumulato in una preziosa nicchia sulla quale si può leggere: "secondo solo a Laura"! Torquato Tasso non fu da meno dedicando, ormai cieco e morente, un sonetto alla sua gattina chiedendogli di illuminare il foglio con i suoi luminosi occhi. Victor Hugo era talmente grato al suo gatto che arrivò a costruire, per lui, un comodo trono. Gattofili illustri furono anche Sartre, Prèvert, Dickens, Neruda, Hemingway; è il gatto il migliore amico dello scrittore.